Col passare del tempo questa abitazione fu punto di ritrovo di molti compaesani che, oltre ad una scodella di buon vino, potevano ristrorarsi con ottimi piatti preparati con consumata bravura dalla Mora.
Il 15 marzo del 1980, all’età di ottantacinque anni, Angela morì, lasciando ai familiari e ai clienti che la conobbero un grande vuoto. È proprio in nome di quella memoria che nel 1992 il locale ritorna nelle mani della famiglia.
Oggi, la trattoria, nota come “mora / cibobuono”, è gestita dal nipote della Mora, Giovanni De Cani, che continua la tradizione di famiglia, proponendo prodotti locali e riscuotendo un enorme successo con la ricetta dell’amato Bacalà alla Vicentina IGP.